2016 Congresso IBF a Salisburgo

Report

Dal 13 al 15 Maggio 2016 si e’ tenuto a Salisburgo un workshop internazionale organizzato dalla Societa’ Balint Austriaca e dall’IBF.

In rappresentanza della nostra associazione italiana (AMIGB) hanno partecipato, con funzioni di leaders accreditati dall’IBF:

Anna Della Casa, Federica Menaldo, Tiziana Pistol

Il Meeting ha visto la presenza di colleghi provenienti da molti paesi  europei e dagli Stati Uniti. Nell’ambito del Congresso si sono svolte 3 sessioni di gruppi Balint: i gruppi erano 5 per un totale di 50 persone.

Un lavoro teorico che riguardava il tema/problema del “controllo” appropriato di sé, come identità terapeutica, nella relazione col paziente è stato presentato da un collega svizzero.

Nel piccolo gruppo, condotto da un leader inglese con co-leader israeliano, attraverso i 3 casi presentati alla discussione del gruppo si sono potute osservare le ansie psicotiche emerse all’inizio del gruppo e il successivo movimento del gruppo per cercare di arginarle e contenerle.

L’ultima fase di lavoro, in questo caso collettivo, si è svolta nella forma di Fishbowl  che consiste nella conduzione di un normale Gruppo Balint che discute un caso presentato, al quale assistono come osservatori e uditori gli altri partecipanti, in formazione di gruppo esterno intorno al gruppo di lavoro.

E’ stata offerta così la possibilita’ di partecipare a un grande gruppo e di riflettere poi sulle dinamiche della interazione tra piccolo e grande gruppo.

Anche questa modalità si e’ rivelata molto interessante e stimolante perché, mentre il lavoro del gruppo di discussione procede, la posizione esterna, resa possibile dal ‘fishbowl’, consente agli osservatori una prospettiva partecipe ma non direttamente impegnata nella discussione, di osservare l’intreccio degli interventi e le loro connessioni, di cogliere meglio certe dinamiche sottese agli interventi stessi, di valutare la funzione e lo stile di conduzione da parte dei leaders, di cogliere le proprie risonanze personali rispetto a quanto viene espresso emotivamente dai colleghi direttamente impegnati nella discussione del caso.

Il Fishbowl risulta un prezioso complemento dell’apprendimento diretto che si verifica attraverso la tradizionale partecipazione ai Gruppi Balint. Inoltre, a seconda della scelta iniziale, preliminare allo svolgimento del Fishbowl, si può ampliare la discussione, al termine del lavoro del Gruppo che ha lavorato sul caso, introducendo anche i contributi dei partecipanti esterni su ciò che è stato colto delle dinamiche emerse.

Queste esperienze nel corso dei convegni dell’IBF, forniscono preziose occasioni di confronto tra colleghi di diversa esperienza, cultura e formazione, strutturando in pochi giorni e in un lavoro intensivo, un percorso in gruppo. Sono momenti fondamentali che consentono la possibilità di formarsi, di condividere, di svilupparsi in un vero e proprio lavoro di gruppo. Anche le differenze di lingua, non costituiscono quasi mai un vero ostacolo e facilmente inducono una ricerca particolarmente attenta e accurata delle parole. Uno sforzo che ci rende più consapevoli del valore della parola che deve soprattutto veicolare stati d’animo, emozioni e sensazioni.

Il lavoro nel Fishbowl, ha affrontato il caso di un giovane angosciato da impulsi suicidari, e tuttavia non depresso in senso convenzionale che ha creato un particolare stato di trepidazione e impaccio nel terapeuta, recentemente afflitto da un evento suicidario verificatosi nel suo ambito amicale. Uno dei partecipanti, quasi all’inizio della discussione, ha osservato che, accanto alla sua personale reazione relativamente tranquilla alla figura del paziente, sentiva di ravvisare un secondo “caso” nella persona del terapeuta. L’attività del gruppo da lì, insieme ad osservazioni impegnate ma non esattamente angosciate sul paziente, si è presa cura della condizione motivatamente “colpita” ed emotivamente coinvolta, del terapeuta.

In definitiva, una esemplificazione dello stesso tema presentato nella relazione magistrale sulle occasioni di parziale destabilizzazione della “compostezza” controllata nel terapeuta.

Abbiamo ravvisato nel successivo lavoro di interazione tra gruppo interno e gruppo esterno, uno dei possibili esempi delle delicate dinamiche che caratterizzano spesso le chiusure che affliggono “gruppi” come famiglie resistenti all’apertura e diffidenti verso l’esterno; in questo caso si sono delineate le possibilità di ri-vitalizzazione dello stesso gruppo in sofferenza, tramite l’apertura consapevole ai contributi di entità esterne che, nella posizione winnicottiana di figure parentali sufficientemente buone, possono introdurre osservazioni ristrutturanti all’interno del gruppo emotivamente in difficoltà.

Il lavoro del piccolo gruppo e il successivo contributo del gruppo esterno hanno sollecitato molte riflessioni sul funzionamento del gruppo familiare come gruppo sano che accompagna e spinge verso la crescita i suoi membri. Nel caso il piccolo gruppo sia aperto verso l’esterno e in grado di porre chiaramente limiti e distanze al suo interno, diversamente se si chiude verso il gruppo più ampio esterno (la comunita’, altre famiglie) e non pone limiti e distanze al suo interno, configurandosi come gruppo patologico che può ostacolare piu’ o meno gravemente la crescita dei suoi membri.

Le riflessioni su queste dinamiche tra gruppi possono valere anche per la relazione tra l’Associazione internazionale e le diverse Associazioni nazionali e la possibilità di crescere come famiglia- Associazione che si apre verso nuove relazioni.

Si puo’ leggere in questo senso la crescita della Associazione internazionale in quanto si stanno formando e aderendo nuove Associazioni nazionali nei paesi dell’Est Europa, come testimoniato dal prossimo convegno a Varsavia in settembre 2016 organizzato dalla Societa’ Balint Polacca che vedra’ la presenza di colleghi Ucraini e Russi e quello successivo di Maggio 2017 a Belgrado organizzato dalla Società Balint Serba.

L’IBF promuove e sostiene economicamente queste iniziative rivolte a diffondere il metodo Balint. Il prossimo congresso organizzato dalla società Balint inglese e dall’IBF si svolgerà ad Oxford dal 6 al 10 settembre 2017.

Nell’ambito dell’organizzazione internazionale IBF sono attualmente in discussione i criteri di base e di orientamento sull’accreditamento: orientamenti ai quali dovrebbero ispirarsi le Associazioni nazionali per essere coerentemente affiliati e accreditati.

Al fine di prevedere una crescita dell’associazione nazionale, viena ipotizzata la realizzazione di alcune tappe, come segue:

  • creazione di organi societari,
  • incrementamento della vita associativa tra i membri con previsione di incontri in date comunicabili ai soci,
  • offerta di gruppi periodici per leaders secondo le modalità in uso anche negli altri paesi,
  • revisione e aggiornamento del sito,
  • Produzione di un bollettino periodico sulle attività svolte dai soci,
  • Aggiornamento sulle attività di studio/ricerca dell’IBF tramite la consultazione regolare del sito Internazionale.
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